In questa parabola relativa al Regno dei Cieli, Gesù paragona l'instaurazione della Sua sovranità ad un granello di senape. Mentre nella parabola del seminatore sono rappresentati gli ostacoli che si frappongono all'avanzamento del Regno di Dio, qui viene ribadito che malgrado questi impedimenti esso progredirà. L'idea centrale di questa similitudine ruota attorno al contrasto fra un effetto gigantesco ed un principio in apparenza poco promettente. Un albero, sui rami del quale si riposano gli uccelli non ha in sé nulla di meraviglioso; ma è stupefacente il fatto che un'erba da giardino possa diventare un albero. Il precario esordio del Regno celeste appariva simile a questo piccolo seme. I primi discepoli e messaggeri del Figliuol dell'uomo furono: pescatori, pubblicani, gente semplice ed illetterata. La chiesa di Gerusalemme non contava più di 120 membri, compresi gli apostoli, quando Gesù lasciò questa terra per tornare alla gloria. Nonostante l'avversione di Satana, gli ostacoli frapposti dalla natura umana e la violenta opposizione delle autorità di questa terra, il Regno, mediante la predicazione dell'Evangelo, si è diffuso e continua ad espandersi. La profezia ci assicura che verrà un tempo in cui "la terra sarà piena della conoscenza della gloria dell'Eterno come le acque coprono il fondo del mare" ('). All'inizio questo "granello di senape", rappresentava in noi ben poca cosa, ma giorno dopo giorno scopriamo gli effetti gloriosi di questo Regno di Dio nei nostri cuori, apprezzando il valore ed i benefici che ne otteniamo. Possa questo seme crescere in noi e diventare un ramo di albero fruttifero vicino ad una sorgente (2), affinché anche molti altri possano essere raggiunti dal messaggio dell'Evangelo. 1) Habacuc 2:14 2) Genesi 49:22
Data: 13/07/2005 Visite: 4342 | |
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