Dalle labbra di Gesù zampillano parole scomode che riescono, immancabilmente, a scuotere le acque stagnanti del buon senso e dei luoghi comuni di cui vive l'uomo. Gesù indica sempre una prospettiva, che almeno di primo acchito, risulta scandalosa, poiché va a minare i capisaldi su cui si reggono i rapporti sociali. Anche il concetto di famiglia viene rivisitato dal Figliuolo di Dio, dissipando quell'aureola di sacralità che attornia da sempre i vincoli familiari. Dio rimescola i valori e trasforma le priorità: d'ora in avanti, per il credente, c'è una nuova scala di valori, ci sono dei legami che uniscono più dei vincoli di sangue. Da ora in poi il concetto di famiglia esplode e si dilata per abbagliare anche, e ancor prima, tutti i figlioli dello stesso Padre celeste. Si esce quindi dall'angustia di una cellula ristretta, dallo spirito di clan, o dalla fierezza della schiatta da cui si discende per abbracciare i propri fratelli spirituali. Si impone quindi un nuovo grado di "parentela" che va anteposto alla famiglia di appartenenza. Le parole di Gesù ci inducono, provocatoriamente, a mettere in discussione il nostro concetto di famiglia. Dobbiamo uscire dal guscio, far precedere questa angolazione spirituale ad ogni punto di vista umano, privilegiando la famiglia di Dio a quella tradizionale. Il Signore ci chiama sempre a scelte coraggiose e spesso scomode. Purtroppo, il destino del credente è quello di rimanere incompreso ma con l'aiuto di Dio, potremo diventare gli esponenti di un'umanità diversa che si incarica di anticipare il futuro regno di Dio.
Data: 05/07/2005 Visite: 3043 | |
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