La descrizione dello stato d'animo del profeta e della sua visione ci spinge a meditare sul ruolo della sentinella. I profeti dell'Antico Testamento vengono chiamati sentinelle per il loro particolare ministerio, volto a vigilare sulla salute spirituale del popolo. Non si esagerò nell'affermare che ogni credente è una sentinella, infatti il suo servizio è simile a quello si un soldato posto di guardia, poiché egli annunzia ciò che vede. Ogni credente è chiamato a parlare della propria esperienza con il Signore, ad annunciare al mondo, che perisce nel peccato, la salvezza in Cristo Gesù. Il suo compito non si esaurisce con il fedele annunzio, ma consiste anche in un servizio perseverante. È umano provare stanchezza, avere dei periodi buoni e altri meno positivi e attraversare momenti di scoraggiamento, durante i quali la nostra testimonianza si affievolisce. Noi sappiamo con certezza che il Signore è vicino ma in questi frangenti abbiamo bisogno più che mai della forza che proviene dal Signore. Rimanere ritti al nostro posto di servizio vuol dire affrontare con l'aiuto di Dio ogni tipo di difficoltà. La sentinella da' l'allarme con prontezza. Il credente non deve perdere le occasioni di testimonianza che gli si presentano, ma deve annunciare l'Evangelo con tempestività. La sentinella, infine, veglia per la salvaguardia del suo campo o della propria città, questo vuol dire che ognuno è chiamato a vigilare sulla Chiesa, facendo in modo che non prendano piede pericolose dottrine o strani atteggiamenti. Il Signore ci aiuti quindi ad essere fedeli alla stregua di vigili sentinelle proprio nel luogo nel quale Egli ci ha posti.
Data: 29/06/2005 Visite: 2589 | |
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