Già in diverse occasioni i Farisei avevano accusato Gesù di trasgredire il riposo del sabato sancito dalla legge di Mosè. Le loro accuse non erano mosse da uno zelo sincero per la legge ma da sentimenti di odio e gelosia, camuffati in modo ipocrita. Il sabato era stato istituito per essere di benedizione all'uomo: doveva essere inteso come giorno interamente dedicato all'adorazione dell'Eterno, senza le distrazioni derivanti da pensieri ed impegni lavorativi, ma completamente disponibile per godere della benedetta presenza di Dio. Gesù difende i Suoi discepoli dalla falsa accusa, ricordando ai Farisei che anche Davide, trovandosi in condizioni di necessità insieme ai suoi amici e a digiuno da almeno tre giorni, mangiò i pani della presentazione che solo ai sacerdoti era lecito toccare. Come Davide anche Gesù permette ai fedeli discepoli, che Lo seguono, di svellere poche spighe di grano per potersi sfamare ritrovando così la forza per continuare a seguire il loro Re e Salvatore, e vivere stabilmente al Suo servizio. Gesù è il Signore del sabato perché è Lui che l'ha istituito ed ora desidera realizzarlo in modo completo e spirituale nella vita di ogni credente. L'invito: "venite a me voi tutti che siete travagliati ed aggravati ed lo vi darò riposo"; si riferisce non solo ad un giorno specifico o a un unico popolo ma a tutti coloro che hanno accettato l'invito del Salvatore e sono entrati nel Suo riposo spirituale conducendo una vita in pace e godendo delle Sue benedizioni in vista della vita eterna.
Data: 28/06/2005 Visite: 2319 | |
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