L'uomo è solito ricercare, nel corso del proprio cammino, dei riferimenti che in qualche modo lo riaggancino alle tradizioni del passato, alle esperienze maturate dalle trascorse generazioni. C'è una naturale tendenza a muoversi nel solco della tradizione e a diffidare dalle innovazioni! Ma come? Si è sempre fatto così, perché cambiare? Qualche adeguamento può essere auspicabile, ma con moderazione, senza estremismo, un gradino alla volta! Il nuovo fa paura e il radicalmente nuovo suscita doppie inquietudini: questo è il pensiero che circola nel mondo. Spesso le obiezioni delle persone sono in questa direzione: ma perché non vi comportate come gli altri? perché volete distinguervi ad ogni costo? Perché non onorate certe consuetudini cariche di anni? L'uomo vorrebbe mediare, mitigare tutte le realtà, trovare delle vie mediane e mantenere una posizione flessibile, pronta ad accettare compromessi su ogni verità. Il pensiero di Gesù, all'opposto, non lascia spazio al compromesso: inutile illudersi di poter cucire una stoffa nuova sopra un vestito vecchio, inutile camuffare la realtà ingannando gli altri ma soprattutto sé stessi. Se il vino è nuovo necessita di un ambiente radicalmente diverso, le vecchie situazioni non contano più, Gesù è venuto e nulla potrà più continuare come prima. Il mio mondo, la mia vita di oggi non avrà più niente a che vedere con quella di un tempo. Un giorno nuovo si è levato, una luce diversa brilla nel mio cuore. Il vecchio uomo è stato messo a morte, un profumo di salvezza e di vita autentica si diffonde tutto attorno.
Data: 26/06/2005 Visite: 2408 | |
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