Ogni vero credente ha pronunciato, o quanto meno pensato, una cosa simile almeno una volta nella vita. Molti di noi dopo aver assistito al primo culto, dopo aver constatato che la vita di un amico era stata completamente trasformata, dopo aver osato chiedere per la prima volta qualcosa al Signore, hanno dovuto ammettere che una cosa simile non avrebbero mai potuto immaginarla. Il Signore, nel momento in cui fa ingresso nella vita di una persona, dissolve le tenebre che per tanti anni hanno impedito la vita: una cosa così non si era veramente mai vista! Il Signore dona una vista acuta, una sensibilità ben sviluppata, una capacità di analisi e una lucidità che ci consentono di vedere cose mai viste. Abbiamo vissuto un'esistenza spesso priva di emozioni, piatta, senza grandi prospettive, ma da quando Gesù ha afferrato fra le Sue mani il nostro futuro gli orizzonti si sono dilatati e per fede il nostro sguardo si spinge tanto nel futuro quanto nel passato a noi più remoto consentendoci di decifrare gli esordi e l'epilogo del piano di salvezza che Dio ha approntato per l'umanità. La fede, proprio come nel caso di quell'uomo infermo e dei suoi amici, è la chiave che mette in moto la potenza di Dio, la fede è lo strumento che consente l'accesso al cuore e alle intenzioni di Dio stesso. Solo la fede ci fa toccare con mano gli interventi del Signore, ci fa udire la Sua voce, assaporare la Sua presenza e vedere la Sua infinita gloria.
Data: 22/06/2005 Visite: 2224 | |
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