Il brano presenta un popolo, i Moabiti, travolto dal terrore e dalla paura. Essi si erano schierati contro Israele quando questi minacciava il loro territorio(1) e il loro re Balak invocò l'aiuto del profeta Baalam per maledire il popolo di Dio. Più volte l'Eterno ebbe a ricordare a Moab la posizione particolare che Israele aveva agli occhi Suoi, ma la loro cecità e arroganza li hanno portati ad essere nemici d'Israele ma soprattutto di Dio. Ora troviamo Moab che trema e fugge di fronte all'oracolo di Dio riguardante la sua prossima fine (v. 1). I Moabiti avevano sempre rigettato l'Eterno, confidando in ciò che essi stessi stabilivano, ma il risultato è che ora tremavano, non al cospetto degli idoli, frutto della loro fantasia, ma posti di fronte alla sentenza pronunciata dall'Iddio Onnipotente. La loro anima tremava e questa era la giusta retribuzione della loro superbia (2). È significativo notare che in questa circostanza i Moabiti avevano la possibilità di chiedere perdono ed essere salvati, poiché il cuore di Dio gemeva per Moab. Questa nazione non si umiliò mai di fronte a Dio e la sua esistenza andò sempre più agonizzando fino a terminare i suoi giorni nel deserto, priva ormai di una precisa identità nazionale. Adoriamo il nostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, poiché la nostra anima non trema dinanzi a Dio, ma è ristorata dalla Sua Legge perfetta (3), in quanto il sangue dell'Agnello ci ha lavati da ogni peccato. Ognuno prosegua quindi il proprio cammino, sapendo che il cuore di Dio partecipa ai nostri travagli e alle nostre pene e che Egli non desidera vederci perduti, afflitti e nel dolore ma vuole sentirci gridare, in mezzo all'oscurità della prova: "Egli mi ristora l'anima" (4). 1) Numeri 22:24 2) Levitico 26:15 3) Salmo 19:7 4) Salmo 23:3
Data: 15/06/2005 Visite: 2303 | |
|
|