In questo brano notiamo
due diversi gruppi riportati come in tanti episodi dei Vangeli, un primo che
non vuole credere e un altro che crede.
«Cercavano di
pigliarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché l'ora sua non era ancora
venuta» (v. 30). Tra la folla che seguiva Gesù, c'erano sempre coloro, che
vedevano i Suoi miracoli, constatavano le Sue opere, ascoltavano il Suo
messaggio divino e tuttavia continuavano a non credere in Lui, quale il Cristo,
il Figliuolo di Dio.
Non solo non credevano
in Lui, anzi cercavano, come in questa occasione di pigliarLe, di mettergli le
mani addosso di fargli del male avvalendosi della loro legge e tradizione (vv.
26:27).
Un avvenimento simile
accadde a Nazaret anche qui Gesù aveva annunciato la Sua origine citando le
parole di Isaia: «lo Spirito del Signore è sopra di me per questo Egli mi ha
unto per evangelizzare i poveri, mi ha mandato a bandire liberazione ai
prigionieri, ed ai ciechi recupero della vista, a rimettere in libertà gli
oppressi, e a predicare l'anno accettevole del Signore». Ecco la folla reagì:
«E tutti anche in quella occasione - furono ripieni d'ira e Lo cacciarono
fuori dalla città menandoLe sul ciglio del monte ... per precipitarLe giù».
Ma l'ora Sua non era
venuta, Gesù era nel mondo per morire per l'umanità, ma la Sua doveva essere
una morte volontaria e nel tempo stabilito da Dio.
« ... ma
molti della moltitudine credettero in Lui» (v. 31). Grazie a Dio, però che in
mezzo a tanti nemici della verità c'è sempre chi è disposto ad accettare Gesù e
credere in Lui. Molti di questa folla in Gerusalemme credettero in Lui e forse
Lo riconobbero ed accettarono come Cristo, per le Sue opere e per la Sua
Parola.
Anche
oggi esistono increduli e credenti. Ma forse ciascuno di noi appartiene al
gruppo di credenti che sono disposti, non soltanto a credere in Gesù, ma ad
accoglierLo e servirLo. Così soltanto la Sua parola e le Sue opere si
manifesteranno potenti nella nostra vita.
Data: 19/02/2000 Visite: 4474 | |
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