Pietro parla della sottomissione della moglie nei riguardi del marito prendendo a modello le sante donne dei tempi antichi. Egli pensa ad un rapporto nel quale sebbene sia l'uomo ad assumere una posizione di guida, la moglie diventa nondimeno la sua autentica compagna di vita. L'idea della sottomissione al marito richiama alla mente un tipo di donna che dedica tutta sé stessa alla vita coniugale. Ella deve rispetto, si cura del marito e prega per lui durante le ore del lavoro. Essere una buona moglie ed una brava credente è ciò che viene richiesto alle donne cristiane. C'è, e ci sarà sempre, una netta differenza fra la carnalità che spinge a mettersi in mostra e la spiritualità che induce a presentarsi in maniera equilibrata e modesta. L'ornamento spirituale costituisce quel tipo di bellezza gradita a Dio. Ai mariti Pietro suggerisce di non nutrire pregiudizi verso le donne, perché sul piano spirituale vengono ad esse riconosciuti gli stessi diritti dell'uomo. L'apostolo, per indicare il giusto atteggiamento del marito nei riguardi della moglie fa appello alla discrezione, all'onore loro dovuto nonché al fatto che si tratta di credenti coeredi della grazia. I mariti non devono approfittare della sottomissione delle loro mogli ma devono trattare con loro all'insegna della comprensione impostando un rapporto su una base di reciprocità. Ricordiamo che quando si incrinano i rapporti tra marito e moglie, si ingenera un impedimento spirituale che paralizza la preghiera e viene, quindi, impedito uno schietto rapporto con Dio poiché la lode e la supplica scaturiscono solo da un cuore totalmente puro.
Data: 27/05/2005 Visite: 2254 | |
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