La sconfitta non poteva essere più rovinosa. Il Tempio saccheggiato indicava una completa capitolazione, tutto era perduto, ciò che di più sacro e rappresentativo possedeva il popolo era stato profanato. Questo scenario desolante richiama alla nostra mente lo scempio provocato dal peccato nel cuore del credente che si allontana dal Signore. L'opera dei Caldei fu sistematica e terribile, essi spezzarono le colonne ed il mare di rame, così facendo abbatterono quello che di più grande ed imponente conteneva il Tempio. Trafugarono quindi gli utensili per il servizio, senza i quali appunto, ogni rito era impossibile, ed infine deportarono il sommo sacerdote, rendendo impossibile lo svolgimento di qualsiasi atto di culto. Allo stesso modo ogni sviamento dalla verità rende inabili al servizio al Signore e inadatti a qualsiasi attività cristiana. Non illudiamoci, dinanzi al Signore non contano tanto gli anni di conversione, quanto l'assoluta integrità del cuore. Lo stato spirituale di chi si allontana dal Signore è paragonabile allo scempio del Tempio descritto in questo brano della Parola di Dio. Tutto è distrutto e risulta ormai inservibile per il culto dovuto all'Eterno. Si rende quindi necessaria un'opera urgente e radicale volta a ristabilire le condizioni spirituali originarie. Vegliamo attentamente, affinché il nemico non ci privi della salvezza, la realtà più bella e preziosa che il Signore Gesù ci abbia donato.
Data: 13/05/2005 Visite: 2236 | |
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