È notorio che la natura umana è debole. La Bibbia paragona l'uomo ad un vaso di terra(1), che ha un'apparente consistenza ma rivela un'inevitabile fragilità. Basta un nonnulla perché quel vaso si fessuri e si crepi! Basta un dolore perché si perda l'entusiasmo e la gioia. Basta un'infermità per condurre l'uomo alla morte. Tutti siamo fragili perché siamo stati intaccati dal peccato, che ha reso debole e vulnerabile la nostra natura. Davanti ad una prova che mette a nudo tutta la debolezza umana, alcuni reagiscono nascondendosi con "foglie di fico". Questi ci appaiono superbi, pieni di sé e tentano di convincere gli altri che sono realmente forti. Anche Paolo avrebbe potuto vantarsi e, sicuramente, più di tutti gli altri, perché aveva avuto delle rivelazioni del tutto particolari (vv. 2-4) ed aveva molti altri pregi tutt'altro che comuni (2). Credersi forti non risolve il problema! Tutt'altro, lo peggiora. È come quel malato che si ostina a ritenersi sano e rifiuta di curarsi. Paolo, invece, ha scoperto che, riconoscendo le proprie debolezze ed avvicinandosi a Dio, la Grazia divina lo rende forte, proprio come un debole bastoncino che rimane avvinghiato ad una sbarra di ferro e non può neppure essere piegato. "Egli dà forza allo stanco"(3) ed è con noi per fortificarci (4). Un uomo senza la Grazia è un debole, un debole con la Grazia è... un salvato, una persona resa forte dalla Grazia di Dio. Se ti senti debole, aggrappati al Signore, che ti riveste di forza(5) e così potrai rallegrarti "perché sei forte, e la Parola di Dio dimora in te, e hai vinto il maligno" (6). 1) cfr. 2 Corinzi 4:7 2) cfr. Filippesi 3:4-7 3) Isaia 40:29 4) cfr. 2 Timoteo 4:17 5) cfr. Filippesi 4:13 6) 1 Giovanni 2:14
Data: 04/05/2005 Visite: 8245 | |
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