Ciò che facciamo nell'ambito della chiesa locale trova spesso un immediato riscontro nei credenti che stanno al nostro fianco. La nostra condotta difficilmente risulta "neutra", priva cioè di conseguenze, in bene o in male. La nostra dedizione per il Signore, la nostra disponibilità e il nostro impegno nel campo cristiano, possono rappresentare un esempio positivo, un modello che altri cercheranno di imitare. La positività di cui diamo prova può sollecitare un sano desiderio di emulazione. "Il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi", dice l'apostolo ai credenti di Corinto. Di contro, un comportamento riprovevole, una condotta libertina, un carattere non sottoposto all'influenza dello Spirito Santo, può diventare per altri un alibi o comunque rappresentare un "tipo" di cristianesimo al quale qualcuno potrebbe essere tentato di ispirarsi. Nessuno di noi vive più per sé stesso, nessuno può scusarsi sostenendo che la propria azione o mentalità è ininfluente ed innocua, poiché, ormai lo sappiamo, ogni cosa può avere delle profonde ripercussioni sulla vita dei credenti con i quali siamo chiamati a condividere le realtà spirituali. Siamo dunque responsabili di tutto ciò che diciamo e facciamo, non possiamo dimostrarci miopi e faremo bene a cercare di influenzare col nostro zelo l'ambiente circostante. Adoperiamoci affinché gli altri figlioli di Dio non debbano mai puntare l'indice contro di noi ma possano piuttosto additarci come un esempio edificante da seguire e cercare di replicare nella loro vita.
Data: 24/04/2005 Visite: 2196 | |
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