Nel nostro testo vengono evidenziati degli aspetti molto importanti riguardo all'offerta... Una premessa: "prima si sono dati loro stessi al Signore" (v. 5). Se questo non si realizza nella nostra vita, noi potremmo anche donare cifre esorbitanti senza che ciò abbia alcun effetto sulla nostra anima. Un coinvolgimento. "chiedendoci con molte istanze la grazia di contribuire..." (v. 4). Quando il credente si dona completamente a Dio l'offerta non è più un "dovere" ma diventa gioiosa partecipazione e totale coinvolgimento nei bisogni dei fratelli e dell'opera di Dio. Una concreta prova d'amore: l'Apostolo elogia la maturità, la fede e la conoscenza dei credenti di Corinto ma mette alla prova la sincerità del loro amore (v. 8). In un'epoca in cui è molto reale il rischio di una religione più professata che praticata, l'offerta è prova concreta di una profonda esperienza vissuta con Dio. Un esempio mirabile: se non bastasse l'esempio dei Macedoni (vv. 1-3) per spronarci a dare lo Spirito Santo ci suggerisce di riguardare a Gesù Cristo "il quale essendo ricco, si è fatto povero per amor vostro" (v. 9). Un consiglio: spesso, quando la Parola di Dio ci convince nascono in noi dei buoni desideri. Ci impegniamo a fare al più presto quello che lo Spirito Santo ci ha richiesto, ma poi col passare del tempo ce ne dimentichiamo. Per evitare che questo si verifichi ecco il consiglio della Parola: "portate ora a compimento anche il fare; onde come ci fu la prontezza del volere, così ci sia anche il compiere..." (v. 11). Se questa breve meditazione ti ha convinto a darti completamente al Signore e a collaborare nella Sua opera, non permettere che ciò rimanga un mero desiderio ma, oggi stesso, in base alle tue possibilità, metti da parte la tua offerta e imparerai così che "più felice cosa è il dare che il ricevere" (1). 1) Atti 20:35
Data: 20/04/2005 Visite: 2253 | |
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