Parole rivolte a Sennacherib, re d'Assiria (704-681 a.C.), il quale, data la sua alta carica, certamente adottava delle misure di sicurezza; probabilmente aveva delle guardie del corpo, degli informatori segreti e si muoveva con spostamenti improvvisi. Dio sa tutto, dei grandi della terra e di ogni semplice cittadino. Nessuno può sottrarsi alla Sua vista. Torna alla mente il Salmo 139 che afferma l'onniscienza, l'onnipotenza, l'onnipresenza di Dio ed in particolare il v. 2, dove il salmista dice: "Tu sai quando mi seggo e quando mi alzo, tu intendi da lungi il mio pensiero,...". Sapere che Dio conosce ogni cosa deve farci sentire protetti, richiamati continuamente ai nostri doveri e orientati verso il cielo in modo soprannaturale. Dio non è una spia che vuole raccogliere prove contro di noi o sottrarci dei segreti né un sorvegliante crudele e spietato, ma una guida sicura nella nostra vita per non smarrirsi lungo false strade. Dio conosce e scruta in profondità l'essere umano. Di ciò, possiamo rallegrarci, in quanto il Suo sguardo penetrante purifica, guarisce ed eleva lo spirito, per compiere meglio la Sua volontà. Tutto è chiaro davanti a Lui. Allora perché fuggire, perché continuare a nascondersi? Per realizzare la salvezza, Sennacherib come ogni altro uomo, avrebbe dovuto presentarsi al cospetto di Dio così com'era con sincerità ed umilmente. Illuminati dalla Sua luce si potrà scoprire chi realmente siamo e quindi invocare il Suo nome per ottenere grazia e redenzione. Bisogna fermarsi ed ammettere che si è corso invano, senza ricercare il volto di Dio. La migliore cosa da farsi è "consegnarsi" a Lui, Dio potente, pieno di bontà, comprensivo come nessuno. Egli darà inizio ad un nuovo cammino di gioia, di fede e di verità.
Data: 19/04/2005 Visite: 2313 | |
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