Qual era il biglietto di visita di Paolo? Quali credenti poteva vantare? Quali referenze? C'era un'unica realtà che lo poteva concretamente accreditare agli occhi di ogni uomo: la vita trasformata di coloro che avevano accettato Gesù in seguito alla predicazione dell'apostolo. Qual era il suo unico vanto? Chi o cosa lo poteva raccomandare al cospetto di chicchessia? Egli aveva imparato che la migliore forma di presentazione erano proprio i frutti del suo ministerio. Il messaggio che Paolo diffondeva era eminentemente spirituale e quindi gli effetti riscontrabili nei cuori di coloro che lo avevano fatto proprio avrebbero dovuto essere contraddistinti dallo Spirito vivificante dell'Iddio vivente. I credenti a cui l'apostolo si rivolge esprimono nel modo più eloquente ciò che Cristo è capace di compiere nella vita di un uomo. Tutta la loro esistenza diventava annuncio di una realtà trascendente che soggiaceva ad ogni loro azione. Si poteva leggere in loro la presenza divina dello Spirito Santo: erano un libro aperto che racchiudeva un messaggio prezioso. Ora, anche se non possiamo parlare come un libro stampato gli altri dovrebbero decifrare nella nostra condotta quantomeno l'annuncio che si può vivere in modo completamente diverso. Una delle gioie più grandi è sapere il Signore non vede in noi dei libri ermeticamente chiusi e coperti di polvere, ma bensì dei fogli ove possono registrare ogni giorno le tracce concrete dell'opera del Figliolo di Dio nella nostra vita.
Data: 02/04/2005 Visite: 2121 | |
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