Nei rapporti con gli altri fratelli è necessaria una sensibilità del tutto particolare nel muoversi in quanto essi formano con noi il corpo spirituale di Cristo. Tutti insieme siamo chiamati infatti ad amarci, servirci ed esortarci reciprocamente contribuendo ad una convivenza armoniosa e conforme alla volontà di Dio. In questo scorcio di epistola leggiamo di un grave problema presentatosi nella chiesa di Corinto: un credente che aveva commesso peccato di incesto. Questo fatto aveva inizialmente causato nella comunità un sentimento di tristezza tanto da spingere l'apostolo Paolo, insieme alla comunità, ad infliggere a quel credente una dura disciplina. Ora, essendosi verificato nella vita di quel fratello un reale ravvedimento, l'apostolo invita i Corinzi a cambiar atteggiamento nei suoi riguardi. Ora avrebbero dovuto confortarlo, e perdonare al fine di non perderlo. Tutto ciò rappresenta un concreto riflesso del grande amore di Dio! Egli non perde l'occasione per manifestare la Sua misericordia e benignità. Infatti, come un padre, disciplina e, se occorre, castiga duramente, ma al momento opportuno lascia spazio al Suo amore. Ogni figliuolo di Dio che vive "nel cospetto di Cristo" deve apprendere questa lezione: saper perdonare per amor di Cristo e dei fratelli. Nel perdonare il fratello diamo dimostrazione di maturità cristiana e imitiamo Gesù, il nostro Maestro, il Quale anche inchiodato sulla croce seppe perdonare i Suoi carnefici. Quando ci disponiamo a perdonare chi realmente manifesta un vero ravvedimento, non cadiamo preda delle macchinazioni di Satana e realizziamo la grazia del perdono divino, proprio come Gesù ci insegna in Luca: "...e perdonaci i nostri peccati, poiché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore" (1) Fratelli, ascoltiamo la voce dell'apostolo Paolo: "Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi". 1) Luca 11:4
Data: 29/03/2005 Visite: 2468 | |
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