Questi pochi versetti biblici ci parlano dell'importanza dell'offerta nell'ambito di una comunità cristiana. Questa pratica, consigliata dall'apostolo Paolo alle chiese della Galazia, viene ora suggerita alla comunità di Corinto: "così fate anche voi". Questa disposizione, nel tempo, non ha perso affatto la sua validità, pertanto anche noi credenti del ventesimo secolo siamo chiamati a prendere coscienza di questa necessità. La colletta di cui si parla in questo testo era destinata alle varie comunità della Giudea che, essendosi formate principalmente fra le classi più povere, dovendosi muovere in un ambiente ostile e vivendo in un periodo di carestia, si trovavano in una condizione di particolare bisogno. Il popolo del Signore è formato da persone che sanno amare, e proprio attraverso questo gesto avrebbero manifestato a tutti il Suo amore. Partecipare con le nostre offerte ai bisogni del popolo del Signore, ed alle necessità della Sua opera, non è solamente segno della nostra solidarietà verso i fratelli, ma soprattutto un'opportunità per rendere qualcosa al Signore che ci ha amati a tal punto da darci il Suo Unigenito Figliuolo. Proprio in base a questa prospettiva secondo la quale siamo solo amministratori, poiché tutto è Suo, dobbiamo anche noi fare la nostra offerta. Alla luce di questo detto possiamo senza dubbio affermare che offrire al Signore e per la Sua causa non è affatto un onere ma un onore. L'Evangelo deve raggiungere ancora tanti cuori ed un onore per noi collaborare con Dio mediante le nostre contribuzioni. Offriamo dunque sistematicamente e con gioia, perché Dio ama un donatore allegro. 1) Matteo 25:40
Data: 27/02/2005 Visite: 2241 | |
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