Jehu venne usato potentemente da Dio, al fine di adempiere le profezie pronunciate da Elia. Questo re agì in modo zelante, ma non piegò appieno il cuore all'Eterno. La sua figura è ancora oggi di grande attualità. Alle volte incontriamo persone che si definiscono cristiane, ci appaiono attivi, assai impegnati e, spesso, il loro lavoro rivela un buon esito. Ci sono "credenti" che, pur coinvolti in attività religiose, non si convertiranno mai al Signore, perché conducono una doppia vita: "zoppicano dai due lati". Assomigliano a quel terreno dove cresce il grano che viene però soffocato dalle spine, dove trova posto non solo la Parola di Dio, ma anche tutte le altre distrazioni che impediranno la crescita di questa Parola. Jehu, pur venendo usato da Dio in molte imprese, rimarrà nella storia d'Israele come un esempio negativo. Alcuni cosiddetti cristiani, vedendo che il loro lavoro religioso riesce ad entusiasmare le folle per quel tanto di mondanità insita in esso, pensano di aver dato il cuore a Dio e di essersi convertiti. Ma se in loro non è realmente avvenuta la "nuova nascita", non faranno che ingannare sé stessi. Dio opera infatti, come Lui vuole, e non certo per compiacere gli ipocriti, Egli ama la creatura e porta comunque a termine i Suoi piani proprio come fece nella vita di Jehu. Questo, ed altri esempi ancora, ci impongono di insistere nella predicazione della "nuova nascita", ribadendo la necessità della santificazione, "senza la quale nessuno vedrà il Signore" (1). Il Signore è sempre pronto ad affidare dei compiti nella Sua Chiesa, ma prima esige una totale conversione. Caro lettore qual è la tua reale condizione al cospetto di Dio, sei un buon religioso oppure sei effettivamente nato di nuovo? 1) Ebrei 12:14
Data: 26/02/2005 Visite: 2264 | |
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