Lo Spirito Santo, per la penna dell'apostolo Paolo, introduce il tema della risurrezione facendo riecheggiare una parola che ha la capacità di riassumere tutto il messaggio cristiano: l'Evangelo, ovvero la "potenza di Dio per la salvezza d'ogni credente". La Buona Notizia della salvezza in Cristo Gesù ci apre, infatti, le porte dell'eternità che trascorreremo con Dio. Ma l'apostolo pone subito una precisa condizione: "se pur lo ritenete quale ve l'ho annunziato" e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati, fu seppellito, risuscitò, apparve vivente. In queste verità bisogna rimanere saldi, "così noi predichiamo e così avete creduto". L'opera espiatoria di Cristo Gesù è unica e sufficiente a provvedere la vita eterna a coloro che credono. Purtroppo, l'uomo ha spesso consumato la propria esistenza battendo strade che lo allontanavano dalla fonte della salvezza. Il peccato ha offuscato la mente di molti, cosicché la fede nella Persona Divina di Gesù Cristo è stata sostituita da una comoda religione, o da una blanda filosofia di vita, che propone soluzioni molto a buon mercato, la salvezza eterna, nelle intenzioni dell'uomo è infatti sempre a disposizione a "prezzi stracciati". Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, dichiara: "così noi predichiamo..." e cioè che Cristo Gesù, si faccia attenzione, solamente Cristo Gesù: "è stato dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione" (1). Le mezze verità non sono l'Evangelo e la speranza della resurrezione non ha che questa buona notizia come fondamento: "Egli è il vero Dio e la vita Eterna" (2). Quale meravigliosa garanzia! 1) cfr. Romani 4:25 2) 1 Giovanni 5:20
Data: 21/02/2005 Visite: 2284 | |
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