Riuscire ad affermare: "Gesù è il Signore!", è già opera dello Spirito Santo. (In cuore che giunge a ribadire questa verità, sostiene l'Apostolo, è già stato toccato dallo Spirito di Dio. Purtroppo, nella vita di molti la spiritualità si esaurisce con questa semplice espressione e ci imbattiamo così in credenti anoressici ed emaciati, esponenti di un cristianesimo disincantato e angusto. A questo proposito, Paolo coglie l'occasione per ricordare che ad ogni credente viene messa a disposizione un'impressionante quantità e varietà di doni dello Spirito Santo che gli consentono di progredire nella vita di fede e di dar consistenza alla propria testimonianza cristiana. Ogni figliuolo di Dio può contare quindi su di un ricco e articolato numero di carismi per assolvere in modo completo agli incarichi affidatigli dal Signore. I doni che lo Spirito Santo elargisce a Sua discrezione non sono però dei trofei di cui fregiarsi o delle facoltà soprannaturali da gestire autonomamente. Tutti i carismi sono infatti finalizzati per un impiego comunitario, per l'edificazione e la crescita della collettività dei credenti. 1 doni dello Spirito Santo dunque, non rappresentano mai un patrimonio personale ma andranno intesi come un possesso provvisorio funzionale al bene della comunità. In nome di una modestia molto falsa tanti credenti e intere denominazioni ritengono di non potere o non dovere chiedere questi carismi ma da parte nostra vogliamo sempre prendere in parola del Signore e chiederGli di ricolmarci di tutti i doni di cui siamo carenti in vista di un servizio qualitativamente più efficace.
Data: 11/02/2005 Visite: 2171 | |
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