Letto superficialmente, questo verso non sembra dire nulla
di eccezionale, ma riflettendoci sopra si nota che contiene una tragica realtà,
un male che affligge molti cristiani. Rileggiamo attentamente il testo: «Cam,
padre di Canaan, vista la nudità di suo padre, andò a dirlo ai suoi fratelli». Se
avesse avuto non solo un po' di pudore, ma di rispetto ed affetto, Cam, davanti
ad una simile circostanza avrebbe fatto quello che fecero i suoi fratelli.
Quanti Cam sono presenti ancora oggi fra i cristiani, i quali,
anziché
coprire qualche fallo dei propri fratelli, escono fuori a dirlo ad altri. A
volte sono accaduti eventi spiacevoli in famiglie e chiese che invece un
semplice chiarimento sarebbe bastato a riportare l'armonia e la pace, a causa
di persone desiderose di divulgare notizie non edificanti.
È significativo che Cam abbia riferito la notizia ai suoi fratelli,
perché, gli odierni Cam, seguendo l'esempio del figlio di Noè, rapportano le
debolezze di un credente ad altri credenti, creando così dispiaceri e problemi
nella comunità cristiana. Grazie a Dio vi sono ancora dei Sem e degli Jafet
che, con ferma determinazione, non ascoltano i maldicenti, riuscendo almeno in
parte, ad arginare questo gran male che ha fatto tante vittime in ogni tempo.
Sia nell'Antico Testamento che nel Nuovo, troviamo versi che ci fanno comprendere
in quale modo Satana si può servire dei credenti per seminare la maldicenza, se
con fermezza, non ci opponiamo. Non facciamoci indurre da Satana a danneggiare
i vostri fratelli per i quali Cristo è morto!
In Proverbi 16:28 è scritto che «il maldicente disunisce
gli amici migliori». Nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo sottolinea ancora
di più questo male da estirpare. Paolo Apostolo dice: «io temo che vi siano tra
voi delle maldicenze» (1) ed ai Colossesi: «Deponete tutte queste cose» e fra
queste cose vi è la maldicenza. È vero che secondo 1 Timoteo 5:14 non bisogna
dare occasione di maldicenza ma ogni cristiano deve sopratutto energicamente
rifiutare di seguire l'esempio di Cam. Esortiamoci quindi gli uni agli altri a
non ascoltare accuse contro alcuno, perché l'accusatore dei nostri fratelli è
il diavolo.
(1) 2 Corinzi 12:20.
Data: 06/02/2000 Visite: 8678 | |
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