A. Dio non tollera il peccato Colui che ha dato il Suo Figliuolo per la nostra completa liberazione da ogni forma di iniquità non può assolutamente "chiudere un occhio" di fronte a manifestazioni devianti e corrotte della vecchia natura in mezzo al Suo popolo. B. La chiesa non deve tollerare Essa deve reagire applicando la disciplina ove il caso lo richieda. L'apostolo Paolo esorta i cari di Corinto a non dimostrarsi deboli o compiacenti con i peccato restando indifferenti di fronte a simili condotte trasgressive. La disciplina funge da crogiuolo per la comunità, ed esercitata con amore ha lo scopo di ricondurre a Dio colui che pecca. C. Il singolo credente non tolleri Egli deve allontanarsi da ogni forma di peccato, perché Colui che ci ha chiamato è Santo. Ci sono fatti o circostanze che in modo subdolo vorrebbero indurci al compromesso deflettendo così dalla condotta che il Signore si attende da noi. Questi compromessi dispiacciono a Dio, determinando inevitabili conseguenze nella nostra crescita spirituale. Dio ci aiuti a rimanere puri in Cristo Gesù! Infatti, quando Gesù apparirà, vorrà incontrare una sposa senza macchia e solo chi si farà trovare percorrendo il sentiero della santificazione andrà con Lui
Data: 18/01/2005 Visite: 2284 | |
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