Eliseo viene menzionato per la prima volta nell'episodio in cui Dio impartisce i suoi ordini ad Elia nella spelonca di Horeb (1). La chiamata di Eliseo avvenne circa quattro anni prima della morte di Achab. Per circa cinquantacinque anni egli fu profeta d'Israele. Dopo l'ascensione di Elia, Eliseo ritornò a Gerico per fissarvi la sua dimora; la Città diventò la residenza di un gruppo di "figli di profeti". Il testo in esame racconta come Eliseo liberò Jehoram e i Re di Giuda ed Edom dalla siccità, rendendo vittoriosi quei tre eserciti riuniti nell'occasione per combattere contro Moab, ribellandosi al re d'Israele. Eliseo, in qualità di profeta di Dio, non si limitava a prevedere un lontano futuro, ma era il "portatore" della Parola di Dio in mezzo al popolo, denunciando ogni situazione di peccato e rilevando le intenzioni dell'Eterno. Il profeta era la "sentinella" di Dio in seno al popolo di Israele, con il preciso compito di vegliare sulla fede e sulla condotta di tutta la nazione. Il profeta era la "bocca di Dio" per avvertire, esortare e consolare (2). Eliseo era una persona assolutamente normale, semplice e timida ma disposta ad imparare e a servire "...versava l'acqua sulle mani di Elia" (3). Quando Eliseo si apprestò al servizio divino fu completamente trasformato: ora in lui c'era sicurezza, franchezza e tanto coraggio. Eliseo è un vero esempio per ogni credente che si dispone a fare la volontà di Dio. 1) cfr. 1 Re 19:16, 17 2) cfr. Ezechiele 33:7; Geremia 1:9 3) 2 Re 3:11
Data: 13/01/2005 Visite: 2477 | |
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