Il cristianesimo è fatto anche di paradossi di luoghi comuni rovesciati, e di solide acquisizioni repentinamente messe in discussione. Di fronte allo spirito imperante, la "Parola della croce" ci proietta in un mondo alla rovescia che non smette di svergognare qualsiasi pretesa di forza e sapienza. Quella cristiana è una "contro cultura" minoritaria che valorizza le "cose che non sono" e sbugiarda, nei fatti, tutto ciò che è ritenuto dominio degli "scribi" e "disputatori di questo secolo". Le ideologie collassano, le filosofie si estinguono, passano le mode e i regimi ma la Parola di Dio rimane immutabile proprio per la sua matrice celeste. Quella cristiana può spesso sembrare la storia dei vinti, a iniziare proprio dalla vicenda di Cristo, poiché l'insegnamento dei Maestro suscita da sempre reazioni viscerali: da un lato i religiosi che si scandalizzano di fronte a un messaggio così rivoluzionario, dall'altro i laici di ogni sfumatura che ritengono insensato l'annuncio della croce. Se le parole di Gesù non cessano di scardinare i convincimenti più radicati, da parte nostra dobbiamo essere consapevoli che la predicazione di Cristo provocherà le reazioni di sempre. Non illudiamoci di poterci accreditare presso gli uomini presentando un cristianesimo "agevolato", in un tono dimesso: sarebbe un inganno per chi lo riceve e un'illusione per chi lo annuncia.
Data: 08/01/2005 Visite: 2486 | |
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