Elia, Eliseo e molti altri ancora svolgevano, a quel tempo, un ministerio pubblico sicuramente particolare e che non ha riscontro ai nostri giorni. Si trattava di uomini investiti in maniera del tutto esclusiva dallo Spirito Santo e chiamati quindi ad essere il tramite privilegiato tra l'Eterno ed il Suo popolo. Questi profeti trasmettevano efficacemente la volontà di Dio diventando loro stessi il "luogo" ove il Signore manifestava tutta la Sua potenza miracolosa e la Sua guida soprannaturale. Se oggi, come dicevamo, sono venute meno queste forti figure di uomini che comunicavano al popolo la volontà di Dio,nondimeno la chiesa beneficia dell'esercizio di un gran numero di doni e ministeri. Ogni credente, peraltro, acquisendo nel corso degli anni un prezioso bagaglio di conoscenza ed esperienze dovrebbe avere a cuore la crescita e la continuità dell'opera del Signore, desiderando di trasmettere ai fratelli più giovani tutto ciò che ha e che sa. In seno ad ogni comunità, dovrebbero svolgersi un continuo travaso di compiti, funzioni, ministeri proprio come Elia seppe passare il testimone ideale ad Eliseo affinché questi proseguisse nel lavoro per l'Eterno. Ma anche tutto questo si traduce in un'opera lenta e paziente di discepolato che richiede umiltà da parte di colui che deve insegnare e nel fratello che deve imparare. Di tutto ciò che il Signore ci ha elargito, di ogni dono che abbiamo ricevuto, siamo debitori nei confronti di tutti gli uomini ma forse, in particolare, nei riguardi dei fratelli che ci sono più vicini.
Data: 07/01/2005 Visite: 2289 | |
|
|