L'episodio della
moltiplicazione dei pani è un insegnamento ai cristiani di ogni tempo. Il
ragazzo che possiede i cinque pani d'orzo e i due pesci, è la figura del
credente che ha ricevuto dei doni che non frutteranno se non sono offerti al
servizio del Signore.
Occorre buona disposizione, sincerità lealtà e
fedeltà e allora il Signore li moltiplica. Questo avviene quando siamo pronti
e disposti per il Suo santo servizio.
La domanda di Gesù a
Filippo è fatta per provarlo (vv. 5,6), ma il discepolo non ha pronta la
soluzione. Soltanto un ragazzo, disposto ad offrire tutto quello che in quel
momento possiede, permette il buon risultato di saziare una così grande
moltitudine affamata. Soltanto la nostra fede e consacrazione danno la
possibilità a Gesù di compiere i miracoli della Sua grazia. La Pasqua, la
solennità dei Giudei, era vicina a Gesù, Pane di Vita per tutti i credenti, manifesta
con questo miracolo il Suo scopo di offrire la grazia e misericordia a quelli
che Lo ascoltavano.
Anche oggi, quest'opera
si compie e la possibilità dell'azione miracolosa del Signore è offerta a tutti
gli uomini di qualunque razza, lingua, tradizione e cultura.
Nell'ordine di Gesù di
far sedere la moltitudine, c'è l'insegnamento che i presenti dovevano imparare
ad attendere qualche evento inaspettato. L'attesa è parte delle condizioni di
Dio per manifestare la Sua potenza. Anche i discepoli dovettero attendere per
essere «rivestiti di potenza».
Il Signore non delude
mai! Non soltanto Egli sazia miracolosamente la moltitudine, ma ordina ai
discepoli di raccogliere «i pezzi avanzati» ché nulla se ne perda (v. 12).
Il Maestro divino è interessato che altri
siano beneficati con quel pane moltiplicato e, primo tra tutti, i Suoi
discepoli.
Anche tu,
cristiano fedele, potrai essere di benedizione per la moltitudine che ti
circonda ed attende da te quello che possiedi. Mettilo a disposizione del tuo
Signore e Maestro il quale ti promette di benedirlo e moltiplicarlo perché tu
lo possa distribuire a quanti sono stanchi ed affamati del «pane della Vita».
Data: 03/02/2000 Visite: 6399 | |
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