L'apostolo Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, nell'introdurre questa lettera, esordisce con una formula di saluto che racchiude un augurio del tutto particolare: Grazia e Pace. La particolare citazione di questi due sostantivi non è affatto casuale: i due termini sono infatti funzionali l'uno all'altro e non possono andare disgiunti. Alla grazia non può che conseguire la pace e, di contro, la pace autentica non può che dipendere e derivare dalla grazia divina. In un mondo che ha esiliato la grazia rimane unicamente una insopprimibile aspettativa di pace destinata, purtroppo, a rimanere inappagata. Siamo dunque di fronte ad un'equazione da cui non si può prescindere: solamente chi si apre all'opera di Dio potrà coniugare nella propria vita la presenza meravigliosa di una grazia soprannaturale con l'esperienza di una pace profonda che trascende ogni umana possibilità: se saremo fedeli al Signore, quello che ci sta di fronte sarà sicuramente un anno contrassegnato dalla pace e dalla grazia del nostro Signore.
Data: 02/01/2005 Visite: 2646 | |
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