Ci sarà capitato, a volte, di rendere la nostra
testimonianza fra alcuni conoscenti, ricevendone per
risposta un coro applausi e complimenti senza che ciò li spinga
ad una decisione personale per Cristo anzi spesso ci dicono: «Beati voi che
siete stati così bravi, noi non ne siamo capaci ...». In questi casi le parole
di Gesù: «Eppure non volete venire a me per avere
vita» ci appaiono dell'umanità, senza di Lui l'uomo non può trovare salvezza,
non può essere felice, e sopratutto non può trovare la «vita».
I capi giudei pensavano di poter apparire santi dinanzi a
Dio e al popolo, affermando di applicare, la legge minuziosamente e le postille
ad essa aggiunte, credendo così di ottenere vita
eterna, Gesù però non era di questo avviso, Egli ricorda loro e a tutti noi che
soltanto Lui è la fonte di «vita eterna».
Così ci invita ad «andare a Lui.
Cristo invita sempre a prendere una decisione ed agire di conseguenza per
rispondere al Suo invito. Andare a Cristo significa aver riconosciuto la nostra
insufficienza e debolezza, aver finalmente capito che Egli è Salvatore
dell'anima nostra. Andare significa: muoversi, uscire, dalla
nostra situazione di smarrimento e dire: «Signore accoglici». Egli è
venuto proprio per trovarci, ha lasciato il cielo e la gloria ha scelto l'umiliazione
e la sofferenza della croce, per offrirci la possibilità di «andare a Lui».
Andando a Gesù riceveremo vita, vita con Cristo per
l'eternità. Giovanni scrisse al principio del proprio Vangelo: «In lei era vita
e la vita era luce degli uomini» (1). Accettare Cristo ed andare a Lui
significa dunque, ricevere vita, una vita esuberante e splendente, illuminata
dalla stessa presenza di Dio nella nostra esistenza una presenza che ci riempie
il cuore di gioia.
Gli uomini del tempo di Gesù non Lo
capirono e non Lo accettarono come loro Salvatore, ma noi oggi
vogliamo credere alle Sue parole, esse sono « Spirito
e vita».
1) Giovanni 1:4
Data: 01/02/2000 Visite: 5640 | |
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