Dopo aver trattato l'argomento della preghiera il testo ci parla della donna cristiana, la quale in contrasto con quella pagana, ha un ruolo ben definito nell'ambito della comunità. Prima di tutto essa è esemplare per quello che riguarda l'abbigliamento in antitesi col costume corrotto dell'epoca. Senza cadere in estremismi inutili, la donna cristiana dimostra un equilibrio che esprime da solo la propria fede viva in Cristo il Signore. Poi riconosce il proprio ruolo nell'ambito della chiesa e della famiglia. Nei secoli la donna è stata schiavizzata o Signora assoluta. In Cristo «Tutto è nuovo», qualunque forma di oppressione sulla donna o della donna è assolutamente in contrasto sia con la Parola di Dio che con la natura stessa del carattere femminile. II verso 12 si riferisce ad un certo tipo di dispotismo che alcune donne cristiane dimostravano in pubblico ed in privato. Questo atteggiamento era ed è da riprovare in tutti, uomini e donne, in quanto non riflette il carattere di Gesù. Certamente ad Efeso esistevano dei problemi che turbavano la comunità cristiana. I versi seguenti non vogliono dire altro che il ruolo della donna è ben preciso ed insostituibile, ricordando che il suo esempio ed il suo insegnamento sono indispensabili nell'ambito della educazione dei figliuoli. Quindi il testo letto senza alcun preconcetto ci esorta a riconoscere tutti il proprio ruolo e la propria vocazione. Non c'è posto nella chiesa di Gesù Cristo per imposizioni umane e dittatoriali, per forme di scortesia ed insensibilità, ma sotto la suprema Signoria di Cristo, ciascuno, uomo o donna, umilmente eserciti il proprio dono al servizio dei propri fratelli e continui ad esercitarlo nell'ambito della famiglia e della società con spirito di cristiana umiltà e di profondo amore.
Data: 06/12/2002 Visite: 4375 | |
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