Giuda, fratello del Signore, in questa sua breve lettera testimonia della ispirazione dello Spirito Santo che lo spinge a scrivere; infatti in questa epistola di appena 25 versi egli inserisce due fatti assolutamente inediti, che lo Spirito di Dio ha voluto includere negli Scritti Sacri: quello della disputa del corpo di Mosè e la profezia di Enoc. Egli s'era disposto a scrivere sull'argomento della salvezza in Cristo, ma poi. io Spirito del Signore lo costrinse a scrivere per esortare: «a combattere strenuamente per la fede che è stata una volta per sempre tramandata ai santi» (v. 3). Questa considerazione è un'ulteriore riprova che gli «uomini hanno parlato da parte di Dio perché sospinti dallo Spirito Santo» (1). Così gli Scrittori Sacri sono stati influenzati da Dio a «scrivere verità divine senza errori». La Bibbia è quindi la «Parola di Dio» totalmente ispirata ed unica regola della nostra fede e condotta, null'altro ci occorre perché: oltre alla testimonianza interiore dello Spirito Santo in ogni credente, il Sacro Testo stesso ci ricorda che la rivelazione è stata tramandata «una volta per sempre». Come credenti in «tutto 1'Evangelo», abbiamo il privilegio di non essere «sballottati qua e là da ogni vento di dottrina», ma di fondare la nostra esperienza sulla «Parola eterna di Dio» che non viene mai meno. 1) 2 Pietro 1:21
Data: 24/11/2002 Visite: 3502 | |
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