In questo passo vengono descritti minuziosamente i confini della terre dei figliuoli di Giuda. Dentro i confini di Giuda, Giosuè, aveva dato a Caleb, il figliuolo di Gefunne, una porzione, secondo l'ordine del Signore. Caleb, dovette combattere per scacciare tre figliuoli di Anak e conquistare il territorio. Simbolicamente possiamo comprendere che la proprietà del Signore, affidata ai suoi fedeli, è ben delimitata dalle Sue leggi. La proprietà del Signore è la Sua Chiesa, ed ogni uomo rappresenta una frazione di terra da strappare alla possessione dell'avversario. A quanto è stato detto si adattano le parole che Gesù disse a Saulo da Tarso, quando lo fermò sulla via di Damasco: «Io sono Gesù che tu perseguiti! Ma levati e stai in piedi; perché per questo ti sono apparso per ordinarti ministro e testimone delle cose che tu hai visto; e di quelle ancora per le quali io ti apparirò, riscuotendoti dal popolo e dai Gentili ai quali ora ti mando, per aprire loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce, dalla podestà di Satana a Dio.» (1) Caleb accettò la collaborazione di volontari ed uno di questi fu suo nipote Otniel che in premio ricevette la figlia Acsa in moglie. Il lavoro di testimonianza e di conquista delle anime, non è un'impresa facile. Occorre una particolare unzione che ci renda familiari con il Signore. Dopo che Acsa divenne la moglie di Otniel, per mezzo del marito chiese ed ottenne un campo. Ma poiché, la terra era asciutta, domandò anche delle fonti d'acqua. La Scrittura sottolinea che Caleb donò alla figlia delle fonti d'acqua:,che stavano al di sopra e al di sotto del campo. Questo mondo ora giace nell'incredulità, perché l'Iddio di questo secolo ha accecato le menti degli uomini, e l'acqua che rappresenta la Parola di Dio, deve essere convogliata dalla fonte. Iddio ha donato una fonte proveniente dall'alto, Gesù Cristo, venuto nel mondo con un invito: «Chi ha sete venga a me e beva»; e altre fonti provenienti dal basso che sono tutti i servitori di Dio, i quali dissetano il mondo con l'acqua della grazia che è diventata in loro, sorgente che zampilla vita eterna. 1) Colossesi 1:13
Data: 17/11/2002 Visite: 4119 | |
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