A prima vista questo passo può sembrare una semplice storia priva di significato spirituale, ma il credente che ha ricevuto da Dio l'assistenza dello Spirito Santo, può vedere anche in un arido racconto storico, elementi importanti per la sua crescita spirituale. L'autore sacro, nel descrivere la divisione della terra promessa, tra le dodici tribù d'Israele, afferma anche che i figliuoli di Ruben uccisero Balaam. È spontaneo a questo punto chiedersi quale senso può avere questo episodio. L'insegnamento è da considerare attentamente: l'eredità dei figliuoli di Dio è pura e deve essere mantenuta scevra da ogni infiltrazione esterna e malvagia. Balaam è ricordato come: «il profeta mercenario», orgoglioso ed ambiguo. Un uomo il cui contatto con il popolo di Dio creò non poche preoccupazioni: era un professionista della profezia, e la sua presenza fra i figliuoli di Ruben li avrebbe distolti dal perseverare nell'insegnamento ricevuto dal Signore per mezzo di Mosè. ' Così anche nel territorio spirituale dei credenti in Cristo la «Presenza estranea» della professionalità è un costante pericolo, perché ciò implica una veduta fredda e distaccata delle cose di Dio, il che non fa altro che nuocere alla genuinità della fede nel Signore, forza e motivo della Sua chiesa. Quando nel nostro mezzo permettiamo l'inserirsi di questa attitudine, lasciando che lo spirito secolare influenzi i rapporti con i nostri fratelli, allora siamo in pericolo. Dio desidera che i Suoi figliuoli siano preparati e «appieno forniti per ogni opera buona» (1) ma odia la professionalità che li allontana da Lui spingendoli a confidare nelle proprie forze umane. Eliminiamo dunque dalla nostra vita la «presenza estranea» e continuiamo a camminare «con la forza che Dio fornisce» (2). 1) 2 Timoteo 3:17 2) 1 Pietro 4:11
Data: 11/11/2002 Visite: 4194 | |
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