Giosuè fu degno successore di Mosè, benché fosse ancora giovane, riportò varie vittorie, con l'aiuto del Signore, sui nemici del popolo d'Israele. Egli fu un uomo deciso a servire il Signore e con fedeltà, tanto è vero che quando il popolo vacillò nel servire il Signore, Giosuè, qualunque fosse stata la decisione del popolo disse: io e la casa mia serviremo all'eterno. L'Eterno parla a Giosuè dicendo: «Tu sei vecchio, bene avanti negli anni e rimane ancora una grandissima parte del paese da conquistare». Spesse volte siamo tentati ad affermare che il Signore si deve servire quando si è giovani perché nella vecchiaia ci si deve riposare. L'Eterno ricorda a Giosuè che il suo compito non è finito, perché ancora gli rimane molto da conquistare. Il cristiano non dovrà cullarsi sulle proprie esperienze del passato o fondarsi sui suoi lunghi anni di fede, dovrà invece riconoscere che il servizio cristiano deve essere esercitato sino alla fine. Ancora avremo molto da fare nel campo del Signore, dovremo consacrare di più la nostra vita e le nostre forze al Suo servizio, dovremo predicare l'Evangelo a quelle anime che ancora vivono nel peccato e sono prigioniere del male. Se le nostre forze fisiche verranno meno, se la salute diverrà malferma, il Signore continuerà ad avere per noi un servizio prezioso. Se il Signore tarda a tornare e non potremo più predicare, potremo sempre pregare e sostenere così coloro che continuano ad annunciare tutto 1'Evangelo. , Dovremo essere ancora discepoli validi del nostro Signore Gesù Cristo. Nessuno pensi di essere arrivati e di mettersi a riposo, finché siamo quaggiù dobbiamo «servire»; proseguiamo quindi il corso verso la mèta per ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.
Data: 09/11/2003 Visite: 4490 | |
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