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Le meditazioni di eVangelo

Ubbidienza e vittoria (Giosuè 11:16-23)


di R.R.
Trascritto da eVangelo

Desideriamo sottolineare l'ubbidienza di Giosuè quale mezzo potente della vittoria sul male, il quale costituisce per i figli di Dio un esempio luminoso per vincere la travolgente corruzione non meno dilagante di quelle remote generazioni. Ubbidienza vuol dire:sottostare, eseguire, adempiere.

In questo passo abbiamo le caratteristiche dell'ubbidienza di Giosuè. La sua ubbidienza fu indiscutibile. Egli ubbidì all'ordine di Dio dato per mezzo di Mosè, senza discutere né polemizzare, perché per Giosuè ubbidire al conduttore equivaleva ubbidire a Dio stesso. Il principio dell'ubbidienza ai conduttori è d'importanza basilare, sia per la edificazione del popolo di Dio nonché per la vittoria sul nemico. Infatti nella Bibbia è detto: «Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi loro» (1). Naturalmente l'indisporsi a questa necessaria attitudine, porta a sconfitte inevitabili perché procura al nemico un terreno favorevole alle sue imprese.

La sua ubbidienza fu totale. L'ordine datogli era di distruggere a modo di interdetto e interamente non conservando nulla per sé. Giosuè ubbidì eseguendo per intero l'ordine divino e non si lasciò affascinare da nessuna delle tante cose allettanti tra quelle interdette ossia vietate. Il suo alto proposito di ubbidienza fu superiore ad ogni fascino delle cose terrene per l'amore che egli aveva per il Suo Dio. L'ubbidienza è una prova d'amore. Più tardi il divino Maestro dirà: « ... Se voi mi amate osservate i miei comandamenti». (2) La sua ubbidienza fu volontaria. Giosuè ubbidisce volontariamente perché ha fiducia nel Suo Dio che è giusto e santo. Quindi i suoi giudizi sono controllati dalla sua grande sapienza.

La conoscenza di Dio porta all'ubbidienza volontaria o volenterosa, e sarebbe impossibile ubbidire a Dio se non si conosce, poiché dalla conoscenza nasce l'amore, e dall'amore l'ubbidienza.

Il soggetto è vasto ... ma rimane luminoso il principio di fede che, cominciare a conoscere il Signore porta all'ubbidienza volenterosa.

(1) Ebrei 13:17

(2) Giovanni 14:15


Data: 05/11/2002
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