Ciò che spinse i Gabaoniti ad ingannare Giosuè e tutto il popolo d'Israle fu la paura. Quando videro le grandi opere che l'Eterno stava compiendo per dare il paese nelle mani del Suo popolo, ebbero timore e pensarono bene di scampare la vita ordendo un inganno. Questo passo ci ricorda ancora una volta che il mondo è dominato dalla paura. L'angoscia è stata, ed è tuttora il male incurabile dell'umanità. La società attuale, come quella di ieri, sembra non trovare una soluzione per ovviare a questo disarmante sentimento e si perde in lunghe ed inutili disquisizioni sul come, quando e dove la coscienza è stata contagiata da questo male,senza realizzare però una liberazione efficace. Il doloroso stato di ansia che è insito nell'uomo, è dovuto al dubbio e alla paura, generati in lui dal peccato, dalla separazione da Dio. La condizione di radicale incertezza, d'instabilità, propria dell'esistenza individuale umana, è andata nel tempo trasformandosi in collettiva. È l'intera società che vivendo nella lontananza da Dio geme e si agita nella propria situazione di affanno, diremo quasi in taluni casi di «terrore». La disubbidienza a Dio ha generato questo stato che genera nell'uomo la paura! Grazie a Dio ci è stata però fornita una soluzione! «Chi confessa che Gesù è il Figliuol di Dio, Iddio dimora in lui, ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiam creduto ... Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amor perfetto caccia via la paura» (1). I Gabaoniti furono giudicati da Dio, per mezzo di Giosuè, ma a tutta l'umanità oggi il Signore rivolge il Suo accorato appello d'amore: «Dove sei?» (2), chiedendoti, come individuo, semplicemente di riconoscere Gesù come tuo personale Salvatore. In Lui ogni affanno ed ansia spariranno per lasciare posto alla gioia più completa della liberazione divina. 1) 1 Giovanni 4:15,16,18 2) Genesi 3:9
Data: 22/10/2002 Visite: 5387 | |
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