La vasca di Betesda, era
ritenuta miracolosa.
Infatti durante la festa dei Giudei
accorreva sul luogo una moltitudine di infermi, la quale aspettava che, un
angelo scendesse dal cielo per agitare l'acqua, in modo che il primo che vi si
gettava veniva guarito dalla propria malattia.
Gesù era presente a questo avvenimento e colse
l'occasione, una volta di più, per dimostrare che Egli è superiore a qualsiasi
tradizione umana, e soltanto una fede sincera in Lui offre al credente la
possibilità di essere guarito.
Vuoi essere risanato? Disse Gesù al paralitico. Nell'animo
del malato v'erano sentimenti legati alla sua triste realtà, per
cui rispose, con una semplicità che viene solo dalla fede: «Signore, io
non ho alcuno che quando l'acqua è mossa mi metta nella vasca».
Ma lì presente era Cristo colui che è al di
sopra di precetti e regole umane, perciò non c'era più bisogno di aspettare
l'angelo, ma la viva fede in Lui avrebbe rimosso ogni ostacolo.
Questo episodio ci insegna che le nostre proprie
opere non ci permettono di giustificarci davanti a Dio, ma solo l'intervento
del Cristo, nel quale per fede crediamo, ci offre la possibilità di alzarci ...
e camminare in novità di vita.
Al paralitico, poi venne detto:
«Vai e non
peccare più, che non t'accada di peggio». Non tanto perché il peccato generi sempre la malattia, ma
perché la sofferenza di colui che
ha gustato la grazia di Dio e poi torna a praticare il peccato è tale, da far
soffrire come la più tremenda delle malattie.
La stessa domanda che Gesù rivolse
a quell'uomo ora viene
rivolta a te:«Vuoi essere risanato?» Volta le spalle alle regole e precetti
umani, a cui sei stato fino ad oggi sottoposto, e rivolgiti con fede a Colui
che può riconciliarti con Dio, Cristo Gesù, morto sulla croce per i tuoi
peccati e risorto per offrirti vita eterna.
Data: 26/01/2000 Visite: 8237 | |
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