Questi pochi versetti della seconda epistola ai Tessalonicesi sono sufficienti a inquadrare i fatti essenziali della vita cristiana. Essa inizia con la separazione dal mondo e anche da quelle «chiese» in cui il Cristo non è accettato perché si tende ad amare di più se stessi, le tradizioni umano- religiose, gli onori mondani che non la verità. La Chiesa afflitta per la sua fede si identifica col suo Signore, viene grandemente fortificata, passa per un processo di purificazione, risplende a coloro che giacciono nelle tenebre del peccato e della morte, attira anime alla salvezza, manifesta la potenza di Dio nell'esercizio dei carismi, è pronta ad incontrare il Cristo che viene. Si cade nell'equivoco quando si scambia «l'ingrassamento» di certe chiese per prosperità spirituale. La prosperità materiale conduce facilmente alla miseria spirituale. Il Signore è più presente che mai e vivo fra i suoi credenti quando questi rivivono la sua esperienza terrena. Scacciato da tutti, fu disponibile per tutti. Odiato, amò. Maledetto, benedisse. Accusato di fare il male, produsse il bene. Minacciato di morte e infine condannato a morte, donò vita. Offeso, perdonò. Scacciò i demoni che tormentano gli uomini. Donò la pace. Guarì tutti gli infermi. Risuscitò per la giustificazione dei Suoi credenti. Tornerà dal cielo per loro e «per far vendetta di coloro che non ubbidiscono al Vangelo». Se Cristo è resuscitato per la nostra giustificazione, noi risuscitando, proclameremo la Sua giustizia. Il quadro della vera Chiesa si completa con la manifestazione del Signore nei Suoi credenti: «... verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto...» Il mondo vedrà Cristo in noi! È un fatto misterioso, ma fin d'ora meraviglioso, però ... come Paolo si gloriava nelle chiese di Dio della costanza e fede dei Tessalonicesi, nonostante tutte le afflizioni da essi subite, così il Signore deve potersi gloriare della nostra fedeltà nelle avversità, fedeltà nel servizio, costanza nell'amore, della donazione di tutto noi stessi per la Sua causa. Afflizione e gloria: la prima dura un momento, la seconda è eterna!
Data: 17/10/2002 Visite: 3463 | |
|
|