Oggi giorno, vi sono molti che predicano l'Evangelo e molte sette si affaticano per aggregare a loro decine e decine di persone. Ma la chiesa di Gesù Cristo non è una chiesa quantitativa ma qualitativa cioè una chiesa sensibile alla voce di Gesù Cristo. Se il messaggio del1'Evangelo non viene predicato con mezzi prestabiliti da Dio, vale a dire con il Suo aiuto e con la Sua guida, i nostri discorsi risultano vani. Questo versetto ci indica esplicitamente che le parole in se stesse, non bastano! L'apostolo scrivendo ai Tessalonicesi afferma che l'Evangelo da lui predicato era predicato con potenza e con lo Spirito Santo, vale a dire con una energia che non proveniva da fonte umana ma dall'alto. Gesù disse: Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo, verrà su di voi e mi sarete testimoni. (Atti 1:8) Lo Spirito Santo, quindi, dava al messaggio di Paolo un potere di convinzione soprannaturale per mezzo del quale i cuori venivano colpiti. Ma il messaggio reso da Paolo non si limitava al solo pulpito, infatti si può asserire che la predica più efficace fu la sua vita stessa. Una vita che rispecchiava la vita di Gesù Cristo al punto che Egli poteva scrivere: «siate miei imitatori come io lo sono di Cristo». Se la chiesa desidera toccare i cuori delle anime perdute con il Vangelo lo deve fare solo con la potenza che gli viene dall'alto affinché la gloria non sia degli uomini ma tutta di Dio.

Data: 01/10/2002 Visite: 3621