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Le meditazioni di eVangelo

La giusta fede (Giovanni 4:33-54)


di RED
Trascritto da eVangelo

Probabilmente questo esponente della corte reale si sarebbe

rivolto a chiunque purché avesse goduto della stessa

fama di Gesù. Anche se scorge nella sua richiesta

disperazione più che fede, Gesù si occupa ugualmente di quest'uomo

e rivolgendosi a Lui, esclama con tono di rimprovero: «Se non

vedete segni e miracoli, voi non crederete». La riprensione divina ha sempre lo scopo di orientare la fiducia e le risorse morali di

un individuo nella giusta direzione affinché si possa

generare in lui la fede che salva. L'idea, dunque, che la riprensione divina sia volta a condannare e mortificare le azioni errate

dell'uomo non è biblica poiché essa non tende mai a

scoraggiare le persone alle quali è rivolta. Se Cristo avesse guarito il

figliolo dell'ufficiale al primo semplice appello,

ciò avrebbe, certamente segnato la fine di ogni suo

possibile sviluppo spirituale. Nel mondo dell'insegnamento

si utilizza il cosiddetto «metodo positivo» per

incoraggiare studenti ed allievi nella loro ricerca scolastica; Gesù invece ha

come rimproverato e respinto spesso le persone che gli si accostavano

manifestando quello che, per antitesi potrebbe definirsi «il metodo negativo».

Ancora oggi il Signore sembra ritardare nel dare una risposta alle preghiere

dei Suoi figlioli; altre volte sembra condurli in situazioni deludenti: si

cerca Gesù per ottenere una nuova e più piena rivelazione del Suo Amore e della

Sua persona e si ottiene soltanto quella della propria indegnità e della

propria debolezza. Si ricerca una nuova benedizione per poter continuare nel

cammino cristiano e ci si ritrova, invece, a dover attraversare un periodo di

«siccità spirituale». Forse Dio respinge i Suoi figliuoli?

No, Egli cerca solo di saggiare la profondità dei desideri di coloro che lo

invocano, mette al vaglio le motivazioni che li inducono ad andare a Lui così

da produrre in tutti la GIUSTA FEDE quella fede in

virtù della quale Iddio può rispondere alla preghiera nel miglior modo

possibile. Gesù cercò di indurre quell'ufficiale

reale a credere non solo nella Sua potenza, ma anche nella Sua parola e per

questo ebbe bisogno di agire in quel modo apparentemente duro: perché quell'uomo potesse unirsi

alla folta schiera di coloro che manifestarono la

fede.


Data: 24/01/2000
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