Il capitolo 28 degli Atti ci ricorda l'adempimento del desiderio di Paolo che, dopo essersi appellato a Cesare, partì per Roma, e in questi primi 15 versi vediamo come Iddio adempì quello che aveva promesso. Il viaggio di Paolo verso Roma, fu molto difficile, tanto che tutti coloro che erano con lui avevano perduto ogni speranza di arrivare a destinazione. Iddio, afferma la Sacra Parola, non dorme e non sonnecchia a favore di coloro che Lo amano. Paolo amava il Signore e Lo stava servendo, perciò, come è descritto nel capitolo precedente, Iddio mandò il Suo angelo per tranquillizzarlo e fargli comprendere che tutti sarebbero scampati dal naufragio. Il primo verso del nostro testo afferma che i naufraghi trovarono scampo nell'isola di Malta, dove Dio, nella Sua infinita bontà, doveva operare per mezzo del ministero dell'Apostolo, segni, prodigi e miracoli. La vipera che si attaccò alla mano di Paolo è la figura del nemico che cerca sempre di guastare l'opera del Signore. Quando però Iddio trova dei servi fedeli, non solo dà loro la vittoria, ma si serve di loro per operare con potenza, salvando e guarendo. In questa occasione la potenza del Signore si manifestò tra gli abitanti di Malta. Infatti non solo fu guarito il padre di Publio, capo dell'isola, ma anche diverse persone ricevettero un beneficio e 1'Evangelo di Gesù Cristo venne onorato al punto che i nuovi convertiti fecero tutto il possibile per rendere meno difficoltoso il resto del viaggio a Paolo e a coloro che erano con lui. L'Apostolo, proseguendo il suo viaggio, passò per le cittadine di Siracusa, Reggio e Pozzuoli ed infine arrivò a Roma, dove i fratelli gli vennero incontro al Foro Appio per dargli il benvenuto ed incoraggiarlo. Seguiamo l'esempio di Paolo e dei cristiani della prima chiesa, facciamoci guidare dall'amore di Dio e ricordiamo che, come Paolo, anche noi riceveremo l'aiuto del Signore, saremo liberati dagli attacchi del nemico e diverremo strumento di benedizione per altri.
Data: 27/09/2002 Visite: 10930 | |
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