Due lunghi anni di prigionia erano ormai trascorsi da che Paolo era stato rinchiuso nelle carceri di Cesarea, anni di sofferenza e di rinuncia, anni nei quali anche il più fervido dei credenti sarebbe potuto venir meno; ma Paolo no! Egli realizzava in modo così concreto la presenza dello Spirito Santo nella propria vita da non «avvertire» le pene derivanti dalla lunga detenzione: «Ma per l'aiuto che vien da Dio» (v. 22), furono le parole che esprimevano il suo stato d'animo verso il proprio Signore; egli, pur sofferente, non si scoraggiò, non ebbe momenti di cedimento, ma sempre una fede incrollabile in Colui che manifesta la propria forza nella debolezza del credente. L'apostolo aveva appena finito di raccontare al Re Agrippa il modo con il quale Cristo Gesù gli fu rivelato, apparendogli, sulla via di Damasco; raccontò di come per fede, spinto dall'amore di Dio aveva iniziato a testimoniare dell'opera di Grazia che il Signore risorto aveva compiuto nella sua vita, senza minimamente immaginare come, ed in che gloriosa maniera, sarebbe stato usato come mezzo di benedizione per tutti i popoli. Questa era l'ennesima occasione che il Signore gli offriva per esserGli testimone di fronte ad una persona in autorità, ed egli si rendeva conto che se aveva ancora la forza per essere un araldo dell'Evangelo, ciò era soltanto in virtù della grazia divina per la quale era durato fino a quel giorno! Le sue poche forze, arrese nelle mani di Dio, erano diventate molte, permettendogli di testimoniare della grazia di Gesù con fede e precisione. Quante volte ci sentiamo forti! Forti della nostra abilità, forti della nostra conoscenza, forti della nostra vigoria fisica. Eppure siamo poca cosa, abbiamo bisogno di affidare le nostre qualità totalmente nelle mani del Signore, confidando solo in quell'aiuto che viene da Lui, sapendo che Egli opera in noi quando riconosciamo la nostra debolezza ed affidiamo a Lui la nostra poca forza. Paolo riuscì con splendide parole, provenienti dallo Spirito Santo, a toccare il cuore di Agrippa. Sforziamoci anche noi di assoggettarci alla guida divina, deponendo nelle Sue mani le nostre velleità per essere anche noi usati potentemente: «Per l'aiuto che vien da Dio».
Data: 21/09/2002 Visite: 3734 | |
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