Un rotolo, un libro di quei giorni lungo quasi dieci metri e largo cinque; il profeta vede chiaramente la visione e ode distintamente l'interpretazione: ha davanti a se l'elenco completo delle maledizioni e dei giudizi espressi contro le nefandezze che si consumano nel paese. Egli «vede», egli «ode». Zaccaria appartiene a quella categoria di credenti che sanno vedere tutto quel che «deve essere» veduto e che hanno orecchio per ascoltare ciò che lo Spirito dice alle chiese. Questa, purtroppo non è una categoria- molto numerosa perché non sono pochi coloro che hanno occhi soltanto per visioni piacevoli ed orecchi per parole che non turbino la loro troppo fragile sensibilità; costoro anzi chiudono gli occhi quando appare un rotolo nel cielo e serrano il cuore quando odono un sermone troppo severo; preferiscono ammirare visioni piacevoli ed ascoltare quei messaggi che sappiano accarezzare. L'apostolo Paolo parla di «un tempo» nel quale molti non sopporteranno la «sana dottrina», ed allora crescerà la popolarità di quanti sapranno sermoneggiare senza obbligare nessuno ad aprire gli occhi per vedere il rotolo di Dio. Gli «appetiti della carne» e la «perversione degli istinti» non riceveranno più quelle dure sferzate che la parola dell'Eterno sa dare per disciplinare a salute gli eredi della grazia e saranno molti a non udire più le parole del profeta: «Quelli che ti predicano beato ti fanno traviare…». Iddio ci aiuti ad essere sempre fra coloro che sanno vedere visioni piacevoli e udire parole di conforto, ma che altresì sanno vedere «un rotolo» nel quale sono scritti i rimproveri di Dio, sanno udire sempre quel che lo Spirito dice alla chiesa. Le lezioni di Dio sono complete, sono sempre espresse ad un fine e noi dobbiamo saperle accettare anche quando nel momento che giungono sembrano essere dure e dolorose perché portano a noi l'essenza dell'amore di Dio che ci vuole perfetti e salvi per l'eternità.
Data: 08/09/2002 Visite: 4545 | |
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