Paolo prese commiato dai credenti di Efeso e viaggiò via mare fino in Macedonia, visitando le chiese di Filippi, Tessalonica, Berea; in ciascuno di questi luoghi usò il tempo a sua disposizione per esortare e incoraggiare i credenti. Poi si diresse a Corinto e lì sostò per tre mesi. Mentre si accingevano a partire seppero che gli Ebrei fanatici, avevano teso delle insidie a Paolo per ucciderlo e forse anche per derubarlo delle offerte. Così la comitiva fu costretta a modificare l'itinerario una parte fece il viaggio via mare, un'altra parte con Paolo proseguì via terra attraverso la Macedonia, prendendo accordo di incontrarsi tutti a Troas, da dove, poi, avrebbero proseguito insieme per Gerusalemme. L'ultimo incontro che ebbero con la comunità di Troas, fu veramente meraviglioso. L'episodio narrato ci parla del profondo interesse dei credenti per l'ascolto della parola di Dio. A Troas furono disposti a rimanere insieme fino alla mezzanotte in una sala affollata, almeno così si presume dalla descrizione. Quanta differenza con tante riunioni di culto che sono seguite superficialmente da alcuni e nelle quali i credenti dimostrano tanta preoccupazione per il tempo che passa. La loro è una vera lotta con l'orologio. Si preoccupano se il culto finisce un pò più tardi, ascoltano ma pensano già a quello che debbono fare dopo. Sono presenti nel corpo, ma assenti nello spirito. Certamente in una riunione di questo genere non si potrà mai manifestare la potenza di Dio e se capiterà una disgrazia come nel caso di Eutico, il morto non risusciterà, perché l'atmosfera non è quella dell'arrendimento a Dio e alle Sue opere. Dio ci aiuti a vincere la tentazione dell'indifferenza e della superficialità e allora anche noi vedremo le opere Sue e saremo incoraggiati a proseguire con gioia il nostro cammino.
Data: 03/09/2002 Visite: 3781 | |
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