Capita spesso al cristiano che si trova in una particolare prova, sia essa una malattia, una speranza delusa, un disagio economico o altro, di guardarsi intorno ed osservare che gli empi, i quali non temono Dio prosperano nella loro empietà, mentre colui che ha scelto l'Eterno e le sue vie, si trova in distretta e dolore. È questa una di quelle occasioni nella quale l'avversario delle anime nostre cerca di metterci contro al nostro Signore! Il suo tentativo è quello di portarci a ragionare sulla realtà della vita, con l'ausilio della nostra sola mente e di «quella che falsamente si chiama scienza» perché diventiamo anche noi accusatori di Dio, dicendo: «Egli non fa giustizia». Lo Spirito di Dio mediante questo Salmo ci invita a «NON ESSER CONFUSI NEL TEMPO DELL'AVVERSITÀ» (v. 19) e in modo meravigliosamente chiaro rivela in che modo si può dimorare in Lui e non vacillare nel giorno della prova: I versi 23,31 ci dicono che il credente non è chiamato a confrontare la realtà alla luce di propri pensieri, camminando sulla falsa riga delle proprie ideologie, ma che egli è chiamato ad investigare la Parola di Dio, e a condursi secondo la Sua rivelazione. La nostra speranza di vita non è nella corruttibilità e nelle limitatezze delle cose presenti ma nell'incorruttibilità di quelle eterne che Dio ha preparato per noi, perciò non ci affliggiamo per la prosperità dell'empio, perché l'aiuto di Dio sarà costante e puntuale. Il tempo dell'adempimento dei giudizi e delle promesse di Dio può sembrare molto lungo, ma agli occhi di Dio ch'è Eterno ogni cosa si svolge al presente pertanto ogni Suo adempimento è imminente. L'uomo di Dio ha una nuova visione della vita per cui vede ogni cosa sotto un'ottica che va al di sopra l'apparenza delle circostanze siano esse positive o negative e vive la sua vita dimorando in Dio e nella sua Parola, sottoponendosi alla Sua autorità e ricevendo da Lui l'aiuto al tempo opportuno.
Data: 29/08/2002 Visite: 4307 | |
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