L'esperienza che il credente in Cristo Gesù compie continuamente su questa terra, è caratterizzata da silenzi ed attese per ricevere le risposte di Dio, le quali a volte, sembrano non giungere mai; e ci si chiede: perché il Signore si fa attendere tanto per dare la risposta alle, nostre richieste? Il Salmista in questo brano ci offre consiglio intorno al comportamento da assumere in simili situazioni. È facile notare nelle nostre riunioni di culto una tendenza ad alzare il tono della propria voce in preghiera, quasi come se così facendo le richieste elevate a Dio abbiano la certezza di essere udite. È vero invece il contrario. Quando permettiamo a Dio di parlarci rimanendo in silenzio dinanzi a Lui, allora non solo avremo la certezza di essere ascoltati, ma riceveremo anche la risposta alle nostre domande. La stessa identica situazione si verifica nella nostra vita giornaliera quando, cioè presi da ansiosa sollecitudine, non ci preoccupiamo di ascoltare quella che è la volontà di Dio per noi, ma continuiamo a vivere con l'assillo del nostro problema, piccolo o grande che sia. È necessario che ciò che notifichiamo a Dio in preghiera, sia dimenticato, nel senso che non dobbiamo più preoccuparcene, sicuri che il Signore ne prenderà cura. È una lezione spesso udita, ma presto dimenticata; sembra quasi che non la si voglia imparare, eppure essa deve essere alla base del nostro rapporto con Dio. Se non abbiamo la giusta attitudine verso di Lui, non potremo ricevere mai una risposta che sia di consolazione e di edificazione per la nostra vita spirituale, quando crediamo che Dio si prende cura dei nostri problemi allora automaticamente essi sono risolti. Il nostro riposo, nelle mani di Gesù, deve essere totale, consapevole e costante, solo così saremo seduti nei luoghi celesti in Cristo Gesù (1), e godremo della grazia di Cristo Gesù, concretizzando la guida e la consolazione dello Spirito Santo nei nostri cuori. Di fronte alle prove, alle lunghe attese, non perdiamoci d'animo, ma diciamo: «Anima mia confidati nell'Eterno» (v. 3). 1) Efesini 2:6
Data: 27/08/2002 Visite: 7448 | |
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