Leggendo, meditando, le parole della preghiera di Davide ci rendiamo conto che il male nel tempo, ha esercitato il suo tragico potere, per mezzo di persone che si lasciano manovrare come pedine. La società, ha perduto quei valori che un tempo costituivano i parametri del rispetto e della mutua convivenza sociale; Oggi essa dimostra con chiarezza che il progresso scientifico e tecnologico, non è valso a darle stabilità e sicurezza unicamente perché l'uomo si è allontanato da Dio e allontanarsi da Dio significa autodistruggersi e distruggere il prossimo. Quelli che sono abituati a fare il male afferma il salmista si rallegrano delle mie cadute, delle mie sofferenze, dei miei sbagli. Gioiscono quando mi vedono soffrire e desiderano essere testimoni delle mie sconfitte. È vero Signore! Tu mi conosci. Quanti errori, quante cadute. Non li nascondo, li confesso per abbandonarli e vivere per te. «Anche Tu hai visto, o Eterno; non tacere!» Tu sai tutto di me, tutto ti è noto o Eterno; Tu l'Onniveggente scruti non solo le mie azioni, ma i miei pensieri e il mio cuore. Niente a nessuno sfugge al Tuo sguardo - Tu, o Eterno mi vedi - «Dove me ne andrò lontano dal tuo cospetto?» La gente mi osserva: quanti giudizi affrettati, quanta derisione alle mie spalle, quanto poco apprezzamento per le mie fatiche. La nostra preghiera salga unita a quella di Davide fino a Dio si elevi ardente e sincera a Colui che tutto vede e tutto sente: «O Signore, non allontanarti da me». Quelli che non conoscono Dio desiderano il nostro male e la nostra fine. Spesso la nostra presenza le nostre parole e le nostre azioni infastidiscono chi vive nel peccato e non vuole essere disturbato. Invece il credente è felice di avere conosciuto Cristo e desidera la Sua costante compagnia e comunione. «Ecco io sono con voi fino alla fine dell'età presente». (1) Fratelli, Gesù vuole essere il nostro migliore amico, Egli è l'inseparabile compagno dei soli! Se lo desideri Gesù ti sarà amico, compagno e fratello. 1) Matteo 28:20
Data: 23/08/2002 Visite: 3859 | |
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