Senza fede è impossibile piacere a Dio (Ebrei 11:6). La cosa più importante che un cristiano deve attuare è quella di piacere a Dio, Dio, in seguito scoprirà che Egli è piacevole, meraviglioso. Cantare nel fondo di una prigione è cosa abbastanza comune, ma cantare con la schiena piagata dalle vergate inflitte da impietosi littori è qualcosa che illumina il buio più profondo della più profonda prigione. Paolo e Sila pregavano cantando inni a Dio e altri prigionieri seguivano attentamente la loro testimonianza di fede. Questa loro fede non faceva richiesta di alcuna cosa specifica, non chiedeva liberazione o sollievo dalla sofferenza, non chiedeva giustizia, non invocava neppure la possibilità di poter continuare nel tempo la testimonianza dell'Evangelo, la missione loro affidata dal Cristo, non reclamava alcun diritto, era soltanto espressione di lode, di adorazione, di amore, di comunione, piacere di possedere Dio e di essere da lui posseduti. Non fede agitata, ma riposante. Chi è il fondo di una prigione per chi ha sperimentato la totale liberazione dal potere del peccato e della morte? Cosa sono ceppi e catene per chi ha visto il Cristo svincolarsi dai legami della morte e trionfare nella propria gloriosa resurrezione? Alcune parole del divino Maestro fanno eco nella loro anima: «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me!» E ancora: «Il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, ancor prima che gliele chiediate». E allora non resta altro da fare che avere fiducia in Lui e ringraziarLo e lodarLo cantando. Il segreto del successo cristiano sta nel dimorare in Dio, nell'aver fede in Dio. Paolo e Sila, nelle tenebre più fitte pregavano cantando inni a Dio e la luce del Cristo, la luce della vita, squarciò le tenebre. Lasciar fare a Dio, questa è fede!
Data: 20/08/2002 Visite: 4335 | |
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