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Le meditazioni di eVangelo

Una scelta saggia (Salmo 31:14-24)


di M.C.
Trascritto da eVangelo

«Ma io confido in Te, o Eterno, io ho detto: «Tu sei l'Iddio mio». L'espressione del salmista diventi l'espressione di ogni lettore che ancora non conosce il Signore, l'Eterno, come «il suo Dio».

Il motivo che mi spinge a dire ad altri di fare dell'Eterno il «mio Dio» è che ho fatto l'esperienza di confidare nell'Eterno e posso dire con Davide: «O Eterno, tu sei l'Iddio mio».

O voi che siete sempre occupati nelle cose della vita, che confidate solo nella vostra forza e cultura, nel successo della vita presente, fermatevi un istante, riflettete sulla vostra condizione spirituale, avete trovato in tutto questo l'appagamento, potete mettere la vostra fiducia su cose effimere e passeggere.

Le conquiste che si possono fare, il successo che si può ottenere, la gioia che si può provare nelle attività della vita, non hanno mai dato a nessuno una vera e completa soddisfazione. Rifletti e comincia a confidare nell'Eterno, nel Signore, per poter dire anche tu con Davide: «Tu sei l'Iddio mio». È una cosa meravigliosa aver fiducia nell'Eterno, abbandonarsi a Lui, sapendo che Egli ha cura di noi. «Beato il popolo il cui Dio è l'Eterno» Qualcuno potrebbe obiettare, come è possibile che Dio possa diventare l'Iddio mio se io sono un povero peccatore?

La risposta si trova nella Parola di Dio: «Perché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna»

Giovanni Battista diceva: «Ecco l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo» E l'apostolo Paolo afferma: «La volontà di Dio è che tutti gli uomini siano salvati.

Quindi la Parola del Signore è per chiunque vuole accettarla. «Credi nel Signor Gesù Cristo e sarai salvato».

Quindi, per poter scegliere di fare dell'Eterno il proprio Dio si deve fare soltanto una decisione.

Quando il Signore diventa il nostro Dio, per la nostra scelta, Egli ci benedirà, ci guida ed avrà cura di noi fino a quando, prostrati davanti al Suo trono, Gli ripeteremo ancora col Salmista, «tu sei l'Iddio mio».


Data: 13/08/2002
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