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Le meditazioni di eVangelo

Dio lo prese (Genesi 5:18-32)


di C.L.R.
Trascritto da eVangelo

Leggendo il

capitolo 5 della Genesi, non si può fare a meno di notare

la conseguenza generale del peccato sull'uomo. Le parole: «Visse e poi morì»,

sono ripetute spesse volte. Notiamo, però un'eccezione: Enoc,

il verso 24 dice: «Ed Enoc camminò con Dio, poi

disparve perché Dio lo prese». Vediamo in lui

l'esperienza del cristiano l'unico scopo suo era

quello di piacere a Dio, perciò egli camminava con Lui ed essendo in Sua

compagnia divenne il Suo confidente imparando molte cose che lo aiutavano a

camminare con più zelo e vigore. Prima della sua traslazione, egli ebbe questa

testimonianza: «Egli piaceva a Dio». La sua vita fu un progresso continuo,

difatti camminare con Dio implica un progresso. Egli

non camminò per un po' e poi si fermò, ma per 300 anni

camminò con Dio e poté vedere sempre più chiaramente

la mèta divina. Sempre in comunione col Suo Amico fedele, si allontanò dal

mondo e si avvicinò sempre più al cielo. Egli non provò ad andare da solo al

cielo, camminò con Dio sapendo di non farcela da solo, i suoi occhi erano

sempre fissi sul suo Compagno di viaggio. La parola: «disparve» implica che i

vicini di casa lo cercarono ma non lo trovarono perché Dio l'aveva preso. La Chiesa di Gesù Cristo, come

Enoc, sarà tolta da questo mondo malvagio che la circonda. Enoc non fu lasciato

per vedere il giudizio di Dio sul mondo corrotto, non vide «le grandi fonti dell'abisso scoppiare e le cateratte

del cielo aprirsi», egli fu preso prima che queste cose accadessero, egli sta

davanti ai credenti come una figura meravigliosa, di quelli descritti da Paolo

Apostolo: «Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati

in un momento, in un batter d'occhio».   Traslazione

e non morte era la speranza di Enoc e questa è la

speranza dei credenti, infatti viviamo sulla terra servendo Dio; «per aspettare

dai cieli il Suo Figliuolo».   È

bello pensare che ogni giorno,Enoc e Dio, camminassero insieme a lungo, in pre­ziosa

compagnia, chissà quanto avevano da dirsi. Forse un giorno, dopo aver camminato

più a lungo del solito, Dio disse ad Enoc: «Perché

vuoi tornare a casa tua? Vieni con Me». Così, a 365 anni d'età, un anno per

ogni giorno del nostro anno, Dio portò il Suo servo direttamente a casa.


Data: 19/01/2000
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