Non c'è momento della storia umana, antica o moderna che non sia macchiato di sangue, di violenza, di grida di dolore e di ribellione, di lamenti provenienti da profonda prostrazione. Effimeri attimi di pace sono goduti attraverso un velo di lacrime. Questa è la storia dell'uomo, questa è la voce dell'uomo che trapela in molti Salmi. Ma Dio che fa? Tace? No, Dio non tace, Dio fa udire la sua voce. L'umanità agonizzante che ode, ha come un sussulto, la Parola di Dio la scuote; lo Spirito della vita aleggia sopra ogni carne (Gioele 2:28-32). Quelli che odono quel richiamo di vita, non in maniera superficiale, ma nel fondo della loro anima, reagiscono e in uno sforzo sovrumano gridano per la loro salvezza: «Oh Eterno, Dio mio, io ho gridato a te e tu mi hai sanato. Oh Eterno, tu mi hai fatto risalire l'anima mia dal soggiorno dei morti, tu m'hai ridato la vita perché io non scendessi nella fossa». Da dove viene la speranza, la certezza di vita contenuta in questa esclamazione? Dal Calvario. Il Vicario dell'umanità, inchiodato alla croce infamante, ha gridato per noi la nostra disperazione: «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?» Il Padre ha gradito quel grido che non era di totale sfiducia, perché conteneva sempre un «Dio mio», il Dio dell'uomo e ha risposto facendo trionfare nel suo Figliuolo, nell'umanità, la vita, la resurrezione dai morti: «Io t'esalto, o eterno, perché m'hai tratto in alto, e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me… Tu hai mutato il mio duolo in danza, hai sciolto il mio cilicio e m'hai cinto di allegrezza…» Dio, in Cristo, ha colmato l'uomo di amore e di speranza, mutandone prodigiosamente la condizione, portandolo dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla potestà di Satana a Dio: «La sera alberga da noi il pianto, ma la mattina viene il giubilo». Alla notte dei tempi segue l'aurora di un nuovo giorno il giorno di Dio, la resurrezione di quelli che hanno aperto il cuore alla Sua voce. l'accettazione della salvezza donata da Dio a tutti gli uomini è proclamata con fede e verità: «Oh Eterno, Dio mio, io ti celebrerò in eterno!»
Data: 09/08/2002 Visite: 6412 | |
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